sabato 17 maggio 2014

Nuova sfida: 80 euro per due settimane

La mia nuova sfida di sopravvivenza ha preso spunto dai tanto contestati 80 euro mensili che il premier Matteo Renzi dichiara di elargire, dal mese di maggio 2014, a lavoratori e disoccupati e dalla ancora più contestata affermazione dell'onorevole Pina Picierno, candidata alle Europee per il PD, la quale ha affermato che con questa cifra è possibile fare la spesa per due settimane. Lei, almeno, la fa, e lo ribadisce con orgoglio.
Va detto che, mentre la capolista PD per il sud Italia è single, noi in famiglia siamo in tre (due adulti e un gatto, che però mangia pure lui e necessita, ad esempio, della sabbia per la lettiera), quindi il conto potrebbe risultare a nostro svantaggio. 
Venerdì 16 maggio, comunque, sono andata a fare la spesa con i miei 80 euro; obiettivo: comprare il necessario e risparmiare abbastanza per raggiungere il 31 maggio, ovvero sia le fatidiche due settimane.
Mi sono recata al supermercato "di fiducia", quello del quale ho la tessera cliente e che quindi mi garantisce di poter beneficiare di promozioni, sconti e via dicendo; la lista della spesa annoverava articoli sia per noi che per il micio e devo ammettere che, stando attenta alle varie offerte, sono riuscita ad acquistare tutto mantenendomi al di sotto dei 50 euro. Degno di nota il fatto che, una volta tanto, i ribassi interessassero anche gli articoli per vegetariani: io, nello specifico, sono riuscita a trovare gli hamburger di soia "Sojasun" scontati e così ne ho prese più di una scatola (tanto hanno una conservazione piuttosto lunga).
Con l'occhio attento a ribassi e sconti mi è stato possibile concedermi anche qualche "lusso", come ad esempio i coni gelato al cioccolato. Ed anche il micio ha avuto la sua scorta di scatolette e croccantini (questi, in confezione risparmio da 2 Kg, in offerta). Alla fine lo scontrino è stato di 48,74 euro, quindi mi sono rimasti in tasca 31,30 euro (mi è stato applicato un arrotondamento a mio favore) per arrivare a fine mese e vincere questa "sfida di sopravvivenza".
In fila alla cassa, però, ho assistito ad una scena che mi ha davvero scossa: un po' distante da me, un signore sui sessant'anni ha dovuto rinunciare a parte della spesa perchè non aveva abbastanza per pagare tutto. Purtroppo mi sono accorta della cosa quando era ormai troppo tardi, altrimenti mi sarei offerta di pagargli io quei due articoli "di troppo" (generi alimentari, non articoli di lusso), ma arrivato il mio turno mi è sfuggito un commento con la cassiera e la sua risposta, se possibile, ha persino accresciuto il mio magone: "Non sai cosa vediamo... Gente che arriva a pagare con le monetine, che aspetta di accumulare i punti per poter avere lo sconto di 10 euro...".
Ce la farò a vincere la mia "sfida sopravvivenza"? Probabilmente sì, ma il punto non è questo e, forse, il punto non sono neppure gli 80 euro al mese: forse il punto sono le persone che, dopo aver lavorato una vita, non sono riusciti a mettere da parte i risparmi per garantirsi una vecchiaia dignitosa, o chi si ritrova senza lavoro a cinquant'anni, troppo giovane per andare in pensione e troppo vecchio per essere assunto da chicchessia, o anche i quarantenni disoccupati, soppiantati negli uffici e nelle aziende dai giovani per i quali sono previste agevolazioni fiscali... Certo, è giusto e sacrosanto prevedere iniziative che agevolino l'ingresso  dei giovani nel mondo del lavoro, ma chi giovane non lo è più cosa dovrebbe fare?  

1 commento:

  1. Secondo me per fare una prova seria ci vorrebbe la media su 6 mesi, in modo da comprendere le spese più rare ma che incidono lo stesso (se hai bisogno di un pezzo di parmigiano, che magari non compri tutte le settimane, ti parte una bella fetta di quelle 80 euro).
    A me non so se basterebbero, forse sì, forse no (macellaio - non pervenuto, da ortolano e formaggiaio spendo forse più della media). Però è vero che certe affermazioni fanno un po' brioche di Maria Antonietta.

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